Venus Jacquard

Venus Jacquard exhibit

Stake detail

Stairs detail

La scena rappresentata nell’opera ha come protagonista una venere processata al rogo posta in un’ambientazione fortemente distorta e surreale. Il soggetto di quest’opera differisce però dal suo riferimento rinascimentale per l’assenza di un volto, ciò spoglia la venere di un identità ben definita.

Questo dettaglio è frutto della ricerca artistica del pittore che punta a descrivere un contesto onirico, legato prevalentemente al subconscio della psiche. Quando sogniamo infatti diamo dei volti alle parti di noi con cui ci relazioniamo, attingendo alla nostra esperienza (conscia o meno che sia). Siamo dunque noi a parlare a noi stessi usando il volto di persone familiari. Viene di conseguenza tolto il viso alla venere per renderla slegata da ogni forma di empirismo, creando così un simbolo senza identità, nel quale chiunque possa fare specchio di se.

Il condannare al rogo la musa, rappresenta invece l’abbandono e il rifiuto del canonico concetto di “bello”, per favorire una visione più soggettiva e personale della stessa bellezza. Le scale imponenti rubano infatti la scena alla venere e riprendendone le forme sinuose dei fianchi scendono verso un mare di luce che accoglierà l’anima della venere rimasta pura e bella persino nel suo ultimo attimo.